giovedì 23 settembre 2021

Gergo giovanile: tra ieri e oggi


 Negli anni '90 i giovani tendevano ad utilizzare tra di loro espressioni gergali, come accade anche a noi oggi. Ci ha incuriosito scoprire i termini che utilizzavano prima e confrontarli con i nostri. Nel linguaggio giovanile di allora si incontravano termini come: beccarsi (incontrarsi), bordello (confusione, chiasso), giusto (una persona a posto), cuccare (conquistare una ragazza), preppy (ragazza benestante), sfitinzia (ragazza carina), tarro (tamarro), matusa (adulto noioso). 

Gli adolescenti di oggi, invece, appassionati di videogiochi, i gamer, adattano i verbi inglesi alla lingua italiana: killare (uccidere), shoppare (acquistare in rete), spawnare (apparire) e molti altri. 

Tuttavia, anche i ragazzi meno appassionati di giochi online, utilizzano parole con radice anglosassone nel linguaggio quotidiano per esprimere concetti diversi:
- BAE: acronimo inglese che sta per “Before Anyone Else”, usato per riferirsi a una persona che viene “prima di chiunque altro”;
- CRINGE: termine utilizzato per indicare qualcosa che è estremamente imbarazzante; 
- SHIPPARE: fondere nomi o cognomi di due persone che si desidera stiano insieme;
- SPOILER: assolutamente vietato anticipare la prosecuzione della trama o la fine di prodotti cinematografici, romanzi o serie tv;
- STALKERARE/STALKERIZZARE: curiosare sui profili social di una persona, spulciando post, foto, stories, orari di accesso e like, per conoscere tutto di lei/lui;
- OK BOOMER!: è la risposta che i giovani danno agli adulti quando vengono rimproverati;
- ESKERE: suggestione della frase let’s get it cioè “facciamolo, prendiamolo“;
- TRIGGERARE: dall’inglese to trigger cioè “innescare” per indicare qualcosa che fa arrabbiare, che “colpisce” o attira l’attenzione per le sue caratteristiche negative.


Il linguaggio usato da Brizzi è un linguaggio giovanile e moderno definito "slang", perché contenente perlopiù parolacce e gergo giovanile come: stonato (stordito), para (paranoia), la profia (professoressa), scago (ragazza poco carina), pattonate (serie americane trasmesse nella televisione considerate da Alex retoriche e noiose).    

Dunque, il gergo caratterizza ogni generazione di giovani con un comune scopo: comunicare tra gli adolescenti escludendo gli adulti per condividere attraverso il linguaggio sensazioni e situazioni simili e sentirsi, così, parte di un gruppo, per poi, come Alex, scegliere di uscirne.



Angelica e Assunta




Musica anni '90

 Quando parliamo di musica, ci vengono in mente momenti vissuti o ricordi passati ricchi di emozioni e sentimenti: la musica da sempre è stata una delle forme d’arte più usate e, nel corso del tempo, le note musicali si sono orientate a generi differenti e anche strumenti diversificati. Il 1990 è stato caratterizzato dalla musica dance, ballata e seguita in tutto il mondo. In questo periodo esplodono le icone pop, il grunge, il metal, il britpop, l’elettronica, la techno e l’house.

L’importanza delle case discografiche è stata fondamentale nell’investire su gruppi e solisti che cominciavano a portare musica da discoteca, infatti venivano ascoltati su radio e televisione; i generi techno e house iniziano ad assumere una propria identità, prendendo piede nel gusto giovanile; infatti la house predominava nelle discoteche e la techno era protagonista dei rave party.

L’house è un genere realizzato con strumenti e chitarre elettroniche, diventando simbolo della musica dance degli anni Novanta. Gli inglesi furono i primi a portarci le sonorizzazioni elettroniche e il 1994 fu l’anno più produttivo dal punto di vista discografico; Elton John, La Bouche e Dr. Alban in breve tempo conquistarono il mercato europeo con la vendita dei loro dischi.

Gli anni successivi diedero vita a stili melodici diversi: tra cantanti e gruppi c’era da disputarsi il podio. La radio fu fondamentale per portare alla ribalta i gruppi del momento e i dj con le loro produzioni mixate diedero forme differenti ai diversi strumenti registrati in precedenza. 

Gli adolescenti degli anni '90 aspettavano con ansia di vedere i loro programmi musicali preferiti in tv, come:

FESTIVALBAR:

Festivalbar è stata una manifestazione musicale estiva svoltasi ogni anno principalmente in Italia dal 1964 al 2007 e nasce nel 1964 da un'idea di Vittorio Salvetti.

MTV:

MTV è un canale televisivo musicale, la cui edizione italiana nasce il 1º settembre 1997 con il primo MTV Day con Headliner degli U2. In diretta, vengono trasmesse le prime quattro canzoni del concerto della band irlandese. MTV trasmetteva su Rete A per 22 ore e mezza al giorno.

TOP OF THE POPS:

Top of the Pops è un programma musicale originario del Regno Unito e trasmesso sulla BBC dal 1964 al 2006. In Italia venne creata una versione trasmessa da Rai 2 ogni sabato a partire dal 16 settembre 2000 al 20 settembre 2003, rimanendovi in programmazione fino al 2 settembre 2006, andando in onda anche su Italia 1. 



Antonio
Alessandro

La Pimpa

Leggendo il libro, abbiamo incontrato "il giornale di Pimpa" e ci siamo sorprese del fatto che la Pimpa esistesse già negli anni '90 e non dimostra per niente i suoi 40 anni!

La Pimpa è un personaggio immaginario ideato nel 1975 dal fumettista e vignettista Francesco Tullio-Altan. L'autore inventa tale personaggio per la propria figlia che gli aveva chiesto di disegnarle un cagnolino. Altan afferma:" La Pimpa è nata tenendo sulle ginocchia mia figlia; continua ad esistere grazie a mia nipote" . Nello stesso anno Pimpa ha debuttato prima sul settimanale Corriere dei Piccoli e poi sui grandi schermi.










La Pimpa


Per la prima volta nel 1983 è sbarcata sui canali Rai. La Pimpa è una cagnolina a pois rossi  con delle orecchie lunghe e una lingua penzolante, che abita in una piccola casa con il suo padrone Armando. I due si sono conosciuti in un bosco dove Armando, mentre cerca delle fragole, in lontananza nota dei grandi pois e scopre che quella cagnolina sa parlare, è curiosa, affettuosa e simpatica e decide  di portarla con sé a casa propria. 

La Pimpa, appena entra nella sua cameretta, vede un grande letto con una trapunta multicolore ed un cuscino celeste e un capezzale di un verde scuro e, accanto al letto, un comodino con sopra una sveglia che suona tutte le mattine. Poi la stanza accanto alla sua camera è il bagno con la vasca piena di acqua tutte le mattine. E, infine, all'entrata della casa c'è la cucina, dove tutte le mattine fa colazione con Armandone.

Pimpa vive in un mondo immaginario con oggetti quotidiani ma parlanti, come ad esempio :un orologio a cucù, dei fornelli e un divano; all'interno dell'abitazione vi sono: la gatta Rosita, il coniglio Coniglietto con dei pois celesti, la paperina gialla Olivia, il pulcino Colombino e infine abbiamo il piccolo cagnolino Tito.  

La sua non è una famiglia completa ma formata solo dal suo carissimo padrone. Per loro il momento più importante della giornata è la colazione poiché insieme possono programmare tutte le attività da fare durante la giornata. Dopo essersi messi d'accordo sul da farsi, il padrone esce di scena per farci vedere le avventure della sua cagnolina. 

Lei usa molta fantasia per giocare e per fare tutto quello che fanno i bambini, non le piace mangiare gli spinaci e il minestrone e la cosa che più adora è il gelato. Per spostarsi, fare nuove conoscenze e scoprire nuovi orizzonti, utilizza veicoli come gli aeroplani. 

Ogni avventura della Pimpa ha un lieto fine, tutti i personaggi che incontra lungo il suo cammino, in realtà sono sempre pronti ad aiutarla a realizzare i suoi obiettivi. Fra questi vi sono: Bella la coccinella, Ciccio il porcellino, Luisa la rondinella, Lucia la lucciola, Adele la zebra, Lulù la foca, Nino il pinguino, Bombo l'ippopotamo e infine abbiamo Pepita il dinosauro.

A parer nostro, la Pimpa continua ad essere conosciuta al giorno d'oggi per vari motivi. Innanzitutto ha un nome molto simpatico, tratta di scene di vita quotidiana però in modo ironico attraverso molta fantasia che entusiasma molto sia i bambini che gli adolescenti. Inoltre, appassiona anche perché trasporta in un mondo fittizio, creando immedesimazione nel personaggio. Infine, se facessimo un confronto con la nuova generazione e la precedente ci renderemmo conto che nonostante i giovani di oggi preferiscano vedere serie TV più cupe, non rifiutano di vedere la Pimpa perché anche loro, nonostante la facciata da duri, ricordano con il sorriso ed un po' di nostalgia la loro fanciullezza.


Melissa, Giada, Elisabetta

martedì 21 settembre 2021

Riviste anni '90



Nel libro abbiamo visto che Alex cita spesso una rivista dal nome Frigidaire e ci siamo posti la domanda su quali fossero le riviste che negli anni '90 erano di moda tra ragazzi e ragazze.

Negli anni '90, per quanto riguarda le ragazze, iniziano a scoprire le prime cose sulla sessualità e sull'amore attraverso le riviste. In quegli anni erano in voga le riviste "Cioè", "Ragazza Moderna" e "Top Girl", dove vi era un miscuglio di temi adatti alla sfera femminile, come interviste agli idoli del momento, test per sapere chi fosse la tua anima gemella, poster dei personaggi famosi preferiti, fotoromanzi e consigli d’amore e sulla sessualità.

Una delle riviste sicuramente più in voga, di cui ogni domenica mattina le ragazze correvano a procurarsi una copia era Cioè. La casa editrice, per aumentare le vendite divise la rivista in Cioè Girl, ,Cioè Test e Cioè Max. Ricordiamo sicuramente i poster che riempivano le camere delle adolescenti degli anni '90 e i gadget che accompagnavano la rivista: l'idea che ci fosse un oggetto in regalo assieme alla rivista, si rivelò una scelta vincente e tutti impazzirono per le penne con le teste delle Spice Girls, i profumi della Bon Bon Malizia, le varie trousse di make up e la piccola bigiotteria.

Per quanto riguarda i ragazzi, i fumetti non erano molti ricordiamo: Comix, Paperotti, Manga.

La rivista Comix, nata nel 1990 e terminata nel 1995, in bianco e nero, in formato A3, ha pubblicato i fumetti dei cartoni animati di "Cattivik", "Garfield", "Grimmy", "Mafalda", "Mordillo", tutti disegnati a mano; Paperotti, in formato A5, mensile, invece, nasce e termina nel 1994, dopo aver pubblicato i fumetti di "Braccio di ferro", "La pantera rosa" e "Betty Boop". Infine Manga: una rivista mensile in bianco e nero, in formato A5, che nasce nel 1992 e termina nel 2002; ha pubblicato i fumetti di: "L'invincibile NnjKamui", "Lamù" anche questi tutti disegnati a mano.




        MARIKA, MILENA


 


giovedì 16 settembre 2021

Dagli anfibi alle "space buns": la moda negli anni '90

Nel libro "Jack Frusciante è uscito dal gruppo" abbiamo approfondito un aspetto particolare ovvero la moda negli anni '90 che era caratterizzata dalla scelta di capi poveri e minimalisti, propri di uno stile definito Grunge.
I capi "must have" del periodo erano gli anfibi, che erano caratterizzati dalla suola a carrarmato, da un materiale di cuoio e dal colore scuro e chiuso da lacci. Un altro capo immancabile erano i pantaloni a zampa d'elefante, già di moda negli anni 70' e ritornati di voga negli anni 90' con la caratteristica che si stringevano sulle ginocchia. 
Parlando dei pantaloni molto indossati, sin dal sesso maschile e femminile, erano anche i pantaloni da paracadutista, caratterizzati dal cavallo molto basso, accompagnati dalla camicia di flanella con i grossi quadrotti.
Passando agli accessori, erano molto "portati" anche i choker, che sarebbero un tipo di collana stretta al collo, costituita da materiali coma plastica e velluto, e a volte decorati con paillettes e ciondoli.
I mini ciucciotti di plastica colorata erano un'altra tendenza degli anni 90':si trovavano in edicola e c'era chi li appendeva agli zaini, alle collane e persino alle scarpe! Poi c'erano i famosi mocassini che tutti indossavano e avevano una sola alternativa: le scarpe da barca per gli uomini e le ballerine per le donne. Il trucco era caratterizzato dal fondotinta leggero, dallo smokey eyes colorato, il blush leggero e spesso abbinato al rossetto color pesca, malva o marrone e infine le sopracciglia erano sottili. 
Le acconciature femminili più alla moda erano le space buns caratterizzate dalle ciocche frontali che incorniciavano il viso delicatamente oppure un caschetto liscio appena sotto il mento, come lo portava Rihanna. Quelle maschili, invece, erano: il taglio al nostro amatissimo Di Caprio oppure il ciuffo biondo alla Brad Pitt.





                                                                                  Melissa e Elisabetta

Cummings: la guida dei giovani


 Nel libro che stiamo leggendo viene nominato il poeta Cummings, cha ha suscitato in noi curiosità. Citando Alex:

Si parlava di poeti come modelli di vita, come miti, come piedi di porco per scardinare la mediocrità della vita di tutti i giorni e andare a far volare l'aquilone nel prato che c'era dall'altra parte. Lei aveva schierato Cummings, e il vecchio Alex quel kranio immenso del Baudelaire.

E.E. Cummings, full-length portrait, facing left, wearing hat and coat] /  World-Telegram photo by Walter Albertin. - PICRYL Public Domain Search

Ecco cosa sappiamo di lui: Edward Estlin Cummings è stato un poeta, pittore, illustratore, drammaturgo, scrittore e saggista statunitense. Cummings è celebre per il suo uso poco ortodosso delle maiuscole e delle regole della punteggiatura. Nei suoi scritti si trovano segni di punteggiatura inaspettati ed apparentemente fuori posto che interrompono frasi intere o perfino singole parole. Molte delle sue poesie, per via della disposizione grafica dei versi, sono più facilmente comprensibili sulla pagina scritta, rispetto alla lettura ad alta voce. Molte delle sue poesie sono sonetti; la poesia di Cummings spesso sviluppa i temi dell’amore e della natura. Cummings scriveva l’amore come nessun altro; i suoi versi continuano a ispirare musica cinema e serie tv. Altri artisti, compositori, band hanno tratto ispirazione dall’enorme produzione di Cummings mettendo in musica le sue poesie o realizzando riletture per voce e piano o voce sola. Alex e Adelaide (i protagonisti del libro) trascorrevano intere giornate a parlare di Cummings definendolo una " guida". Data la loro giovane età e non conoscendo ancora il vero significato dell'amore, si interrogavano sul senso profondo della relazione: quello di non dividersi mai, anche quando la vita ci porta lontano chi amiamo, come accade ai protagonisti. Adelaide deve partire per motivi di studio e Alex al solo pensiero di stare lontano da lei, non sa come affrontare la situazione. Questi sono i temi su cui si incentra la poesia "Il tuo cuore lo porto con me", questa poesia parla di un amore profondo, condiviso, che non può essere messo in discussione.



Gruppo di cuori Immagine gratis - Public Domain Pictures


IL TUO CUORE LO PORTO CON ME 


Il tuo cuore lo porto con me

Lo porto nel mio 

Non me ne divido mai. 

Dove vado io, vieni anche tu, mia amata;

qualsiasi cosa sia fatta da me,

la fai anche tu, mia cara.

Non temo il fato

perché il mio fato sei tu, mia dolce. 

Non voglio il mondo, perché il mio,

il più bello, il più vero sei tu.


Angelica ,Giada, Milena

Come cambia l'amore?

 

Nel libro abbiamo incontrato la tematica dell'amore e ci siamo posti delle domande su quali fossero le differenze tra l'amore di oggi e l'amore negli anni '90.
Le differenze non sono molte ma si notano. Ad esempio l'ansia per lo squillo: negli anni '90 si aspettava con ansia l'arrivo di uno squillo da parte della persona amata; ad oggi possiamo dire che lo squillo è stato sostituito dalle emoji, tra le quali spopola quella sorridente con le guance arrossate: 😊.
Un'altra differenza è il modo di comunicare, di raccontare i propri sentimenti e i propri pensieri. Prima si preferiva scrivere a penna, come ad esempio annotare tutto sulla Smemoranda, dove si scriveva il nome della persona amata in tutti i colori e in tutte le forme. Invece per la Generazione Zeta la comunicazione è affidata quasi esclusivamente ai messaggi e ai social. Tuttavia questo tipo di comunicazione è anche molto invasiva, in quanto si tende a condividere quasi tutti i momenti vissuti con la persona amata attraverso i social. 
Un'altra differenza che abbiamo notato è il modo in cui veniva chiesto di stare insieme. Prima si preferiva fare la proposta attraverso un bigliettino, con la solita frase, che ad oggi non è cambiata, "Ti vuoi mettere con me?"; oggi la stessa frase viene scritta via Whatsapp o, solo per i più coraggiosi, pronunciata di persona.
In passato vedersi con la persona amata risultava più difficile, si apprezzavano i piccoli gesti, le lettere spedite e quel forte senso di attesa che procuravano. Quelle lettere d'amore dove si cercava il modo per lasciare un segno come il semplice profumo o il rossetto come firma. Ora è più facile vedersi, parlare ma si dà lo stesso importanza ai piccoli gesti, i piccoli momenti e i baci rubati. 
L'amore in sé non è cambiato, è un sentimento sempre forte che non ha limiti di epoca, perché, a prescindere dalle generazioni, è amore quando si percepiscono anche pochi minuti passati insieme come stupende ore.
L'amore è proprio questo, il non stancarsi, il non essere solo attratti, ma l'amarsi cosi come si è, nei propri pregi e difetti. Ti innamori dell'anima, sia che tu abbia vissuto negli anni '90 come Alex sia che tu viva, come noi, negli anni 2000.

                                                                  Marika, Assunta